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BORGALLEGRO – Lo spazio dei racconti – 2012-09 – Callieri Day

UN LEGAME TRA CALLIERI E L’ORATORIO

Callieri 2012 - Turno VCallieri 2012 - Turno V
Neanche due settimane dopo la festa conclusiva dell’anno scorso al campo della Leonessa in via Nuova Costa, l’animazione della Parrocchia riapriva i battenti al Parco Pertini con Estate Qui.

Dal 25 giugno sono partiti gli autobus verso Callieri, dove abbiamo ritrovato lo spirito di un tempo, quel tempo che era trent’anni fa, era l’estate scorsa e lo sarà la prossima: tra le mura del “Rifugio alpino ovadese” (così recita l’insegna appesa vicino all’ingresso della casa), sono passate intere generazioni. Undici giorni in cui ci si diverte, si gioca, si discute, si prega, si riflette, si scopre la propria personalità e quella degli altri e si condivide un’esperienza umana tra montagne sperdute, lontane dalla civiltà, ma non per questo dimenticate da Dio; anzi, la sua voce si fa più chiara proprio in quei luoghi. Ogni turno viene vissuto diversamente dai precedenti, a cui si può avere preso parte, poiché non ci sono mai le stesse persone, perché ci si trova in un momento diverso della vita e perché gli argomenti sui quali ci si focalizza cambiano ogni estate.

La storia (“Tutti x tutti – Il segreto dello Xiro”), che è stata narrata ogni sera ai circa 170 ragazzi che hanno vissuto negli scorsi mesi l’esperienza di Callieri, ha permesso loro nei momenti di preghiera di chiarire cosa sia la Chiesa e di coglierne i collegamenti più intimi con gli Atti degli Apostoli, di comprendere come ciascuno di noi abbia un ruolo particolare, di capire come chiunque sia chiamato da Dio ad essere protagonista, a mettersi in gioco e a diventare santo.

Occasione per ritrovare tutti gli amici conosciuti tra le Alpi e incontrare i ragazzi dei vari turni è stata il Callieri Day, che dopo quattro anni s’inserisce a pieno titolo tra gli appuntamenti più caratteristici che la nostra Parrocchia rivolge ai giovani. In una delle ultime giornate calde che settembre ci ha regalato, gli animatori hanno dato vita all’iniziativa sabato 22 dalle 18 alle 23, nel cortile del Don Salvi. Affinché tutti i bambini fossero avvertiti, gli educatori si sono improvvisati postini e hanno consegnato un invito a ciascuno di loro nelle rispettive abitazioni. Da qui si capisce che l’organizzazione di questo evento è iniziata settimane prima, preparando con dovuto anticipo i giochi, l’animazione e i filmati con le fotografie scattate in montagna. Inizialmente ognuno è stato libero di muoversi fra i punti gioco presenti all’interno del cortile, da solo, con i compagni del turno o i propri amici; poi, in un grande cerchio, abbiamo pregato e cantato. Un pasto caldo e i dolci cucinati dalle mani sante dai genitori hanno riempito i nostri stomaci prima dell’accensione del Fuoco di Bivacco, momento conclusivo di ogni Callieri, durante il quale si ringrazia qualcuno, ci si saluta e si racconta ciò che è stato. Anche la versione ridotta al Don Salvi aveva quest’obiettivo: i giochi tutti insieme e le fotografie hanno portato alla mente i ricordi delle passeggiate, le risate e l’allegria di Callieri.

Dario Milanese

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